La norma di riferimento per la realizzazione di impianti elettrici è la CEI 64-8: cosa prevede e quali sono i fattori da considerare.
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La Norma CEI 64-8 per impianti elettrici
La Norma CEI 64-8 per impianti elettrici precisa tutte le regole che devono essere seguite per la progettazione e realizzazione di un impianto elettrico e costituisce il riferimento normativo per eseguire impianti elettrici a regola d’arte.
Questa riguarda gli impianti elettrici con tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e 1.500 V in corrente continua, per cui riguarda sostanzialmente tutta l’impiantistica in bassa tensione delle abitazioni e delle industrie.
Gli impianti elettrici possono essere classificati in 3 diverse tipologia a seconda del tipo di finalità e di prestazione richiesta:
- Livello 1 – BASE: vengono stabiliti gli standard qualitativi e quantitativi minimi
- Livello 2 – STANDARD: è un impianto più versatile che permette un sistema di controllo tale da scollegare solo alcune zone senza dover staccare l’intero impianto
- Livello 3 – DOMOTICA: riguarda tutti quei sistemi avanzati dal punto di vista tecnologico che permettono il controllo remoto dei dispositivi utilizzatori
Rispettare sempre le condizioni di sicurezza
Per realizzare impianti di ultima generazione, la normativa di riferimento prevede controlli e verifiche in grado di garantire il massimo della sicurezza. L’obiettivo principale è quello di ridurre il rischio di imprevisti in caso di guasto e facilitare tutte le operazioni di manutenzione, considerando le complicazioni che possono essere causate dall’ambiente esterno.
Considerare il dimensionamento
L’impianto elettrico deve essere dimensionato per sostenere una potenza minima di almeno 3 kW. Le abitazioni superiori a 75 mq devono invece essere progettate con un impianto elettrico con potenza minima di almeno 6 kW. Così nel caso in cui si dovessero manifestare richieste energetiche d’emergenza, non ci sarà bisogno di intervenire sull’impianto esistente, ma si avrà la situazione già predisposta.
Dispositivi di protezione
La normativa sugli impianti prevede inoltre la presenza di almeno 2 interruttori differenziali così da dividere l’abitazione in almeno due circuiti differenti. Così è possibile evitare il black out completo dell’abitazione.